NEI DINTORNI

| Nei dintorni di Torre Camigliati

Escursioni e visite ai luoghi di maggiore interesse artistico e ambientale della zona anche con guide.
In auto, a cavallo e a piedi

| Parco Nazionale della Sila, Museo del Cupone (4 km)

 

Ing. Gencarelli 0984/57.97.57

  • Il Centro Visita sito in località Cupone, sorto proprio a seguito dell’adattamento degli spazi intorno all’antica segheria demaniale e dei plessi accessori, oggi è un centro di educazione ambientale con sentieri naturalistici, osservatori faunistici, museo, giardino geologico. Tutto ciò, oltre alla adiacente area attrezzata per pic-nic lungo il lago Cecita, fa del Centro Visita “Cupone” una delle zone più frequentate del Parco Nazionale della Sila. Il Coordinamento Territoriale Carabinieri per l’Ambiente fornisce il servizio gratuito di visita guidata a scolaresche e gruppi organizzati che ne facciano preventiva richiesta.
  • Il Museo della Biodiversità del Parco Nazionale della Sila,
    “Comm. Dott. Salvatore Belcastro”,
    è un esplosione di colori e di sensazioni.La collezione è il risultato di decenni di ricerche scientifiche, soprattutto entomologiche, volte a mettere assieme tutti i dati reperibili e possibili, in funzione delle specializzazioni dei ricercatori coinvolti, sulla biodiversità in Italia, più generalmente nelle Regioni centro-meridionali ed isole, ma con particolare riguardo alla Calabria e –soprattutto- alla Sila.

| Parco Nazionale della Sila, bosco La Fossiata (15 km)

  

La Fossiata, nel cuore del Parco Nazionale della Sila, a poca distanza da Camigliatello, è una delle più estese e antiche foreste dell´altopiano silano. Vi domina incontrastato il pino laricio, i cui maestosi esemplari secolari raggiungono in molti casi i 40 m. di altezza.. Al limitare del bosco si distendono immensi pascoli erbosi, che in primavera si accendono degli smaglianti colori dei fiori. La Fossiata, nota nella provincia di Cosenza per il suo grandissimo valore naturalistico, è tappa di numerosi percorsi escursionistici, ed è inoltre dotata di numerose e funzionali aree attrezzate, con fontane, tavoli, parcheggi e bar.

| San Giovanni in Fiore ( 30 km), l’Abbazia Forense e il Museo demo antropologico 0984/97.00.59

 

Vivacissimo e ripido paese, dominato dal ricordo del profetico coelicola (abitante dei cieli) Gioacchino da Fiore (XII secolo), che qui fondò il suo archicenobio, acquisendo fama e venerazione immense. Da visitare l’antica ma rimaneggiata Badia Florense, che coniuga monofore cistercensi con cori lignei seicenteschi, e, attiguo all´Abbazia, il Museo demo-antropologico della civiltà contadina.

| Scavi di Acerenthia (35 km)

L´antico borgo di Cerenzia fu abbandonato definitivamente nel 1860 in seguito a vari avvenimenti che vanno dall´assedio da parte del Conte Ruggiero nel 1090, il quale volle punire il Signore di Cerenzia per una disobbedienza; alla pestilenza del 1528 che si abbatté sulla popolazione decimandola; fino ad arrivare al terremoto del 1783 che le inflisse un duro colpo. Oggi, tuttavia, rimangono numerose rovine di case, chiese e del castello dell´antica Acerenthia.

| Castello di Caccuri (35 km)

Un imponente castello medioevale, rifatto secondo il gusto del XIX secolo e ininterrottamente abitato fino ad oggi; poi, la bella Chiesa della Riforma, un vero museo di quei prodigiosi altari, intagliati e dorati, così tipici dell’arredo sacro calabrese.

| Santa Severina, centro storico e Museo (45 km)

Nella zona dello storico marchesato di Crotone, il paese, antichissima residenza episcopale, appare come appollaiato su un’erta rupe e orgogliosa delle sue origini bizantine e normanne: un antico quartiere porta ancora il nome di La Grecía. All’ingresso dell’abitato sorge la chiesetta bizantina di Santa Filomena, di foggia armena; sulla monumentale ed armoniosa piazza, si affacciano la Cattedrale (XIII secolo) e il più antico Battistero, ed infine il Castello, impressionante per mole, e voluto, forse, da Roberto il Guiscardo. Frammenti bizantini sono sparsi nell’abitato.

| Cosenza, centro storico (35 km)

Antica metropoli dei Bruzi, Cosenza è oggi una vasta e vivace città moderna. La parte antica è ricca di fascino, oltreché di bei palazzi e grandi chiese. Illustre fu la sua Accademia, ancora oggi in vita; e celebre fu il suo cittadino filosofo, Bernardino Telesio. Belli da visitare il Duomo, il complesso monastico San Francesco d´Assisi e la quattrocentesca chiesa di San Domenico. Una visita va fatta anche al Museo di Palazzo Arnone, al Castello, sorto nel X secolo, e alla Casa delle Culture, un interessante esperimento sulle culture contemporanee.

| Rossano, centro storico e Museo (70 km)

Uno dei principali centri bizantini della Calabria. Si visitano la piccola chiesa della Panaghia, del XII secolo, e la chiesa di San Marco, del X secolo, con tracce di ieratici affreschi. Nella Cattedrale si venera un´immagine della Madonna Acheropita. Il gioiello di Rossano, custodito nel Museo diocesano, è il codex purpureus rossanenisis, un evangeliario eseguito in Palestina, splendidamente miniato e con le lettere di colore argento. Alla chiesa di Santa Maria del Pátire si arriva attraversando oliveti e lecceti, e con vista su emozionanti squarci panoramici.

| Corigliano, il Castello ducale (60 km)

Cittadina in posizione panoramica e dalla tormentata storia feudale. Ricca di alcune chiese settecentesche e di un bel castello quattrocentesco, già dei principi Ruffo, Corigliano è una testimonianza tipica della civiltà artistica e devozionale calabrese.

| Longobucco, antica tessitura (40 km)

Il paese è costruito su scoscesi dirupi erbosi. Nel fondo dell’imbuto formato dal villaggio sorgono il bel santuario cinquecentesco di Santa Maria Assunta e un piccolo Museo civico. La sua celebrità, Longobucco la deve, però, al perpetuarsi di un’antica tradizione di tessitura a mano (i materiali sono il lino, la canapa, la seta e perfino la preziosa ginestra.

| Morano, centro storico

Nel paese si visitano la quattrocentesca e rara chiesa di San Bernardino, con il chiostro, la grandiosa e barocca Collegiata della Maddalena, l’imponente fortezza svevo-normanna e, lì accanto, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, ove si conservano quattro statue di Pietro Bernini, padre di Gian Lorenzo. Merita una visita il Museo dell´Agricoltura e della Pastorizia e il “Nibbio”-Centro Studi Naturalistici del Pollino.

| Altomonte, centro storico

Soprannominata la “Spoleto della Calabria”, questa bellissima e intatta cittadina offre innanzitutto il piacere di passeggiare nelle sue strade godendo di squarci panoramici ed infiniti dettagli architettonici. Da visitare il Castello, con testimonianze medioevali, il Museo di Arte Sacra, che ha sede nel Convento dei Domenicani, dove studiò il geniale Tommaso Campanella (1568-1639), e la chiesa di Santa Maria della Consolazione.

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